Compressore aria condizionata per auto usato: come funziona

Per poter sottrarre calore all'abitacolo, il refrigerante deve passare dallo stato gassoso a quello liquido, e a tale scopo deve passare per il condensatore. È nel passaggio successivo che entra in azione il compressore. Una volta liquefatto infatti, il refrigerante viene compresso e spinto verso lo scambiatore di calore, dove incontra (seppur mai a contatto diretto) l'aria calda e umida dell'abitacolo. Una volta avvenuto lo scambio, l'aria risulterà fresca e secca, avendo ceduto calore e umidità al fluido, il quale tornerà allo stato gassoso grazie al successivo passaggio nel deumidificatore. Il percorso del refrigerante potrà quindi ripetere di nuovo il ciclo appena descritto, per continuare a rinfrescare l'interno dell'auto e i suoi occupanti.

Compressore aria condizionata per auto usato: come controllare il funzionamento

Tralasciando le altre componenti che costituiscono l'impianto di climatizzazione dell'auto, ci concentriamo sulle caratteristiche del compressore. Questo elemento, azionato direttamente dal motore attraverso una puleggia, genera un aumento di pressione del gas refrigerante portandolo da 1 bar (pressione ambiente) a un valore di circa 15-16 bar. Si evince da questo dato quanto le forze in gioco siano elevate, e come il compressore sia costretto a uno sforzo importante (e prolungato) durante il suo funzionamento.

Se l'impianto di aria condizionata dell'auto non lavora bene (diminuzione della portata di aria nell'abitacolo) o non rinfresca affatto l'ambiente, in alcuni casi è possibile verificare il funzionamento del compressore aria condizionata per auto usato attraverso una semplice ispezione visiva, controllando in particolare che la puleggia alla quale è collegato sia in grado di girare correttamente. In caso di esito negativo, si raccomanda la sostituzione del compressore magari con uno usato, purché il suo funzionamento sia garantito dal ricambista.

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